Il “tiro”

La fortissima sedimentazione odierna di tale parola nelle abitudini quotidiane degli abitanti della provincia di Bologna è certamente riferibile alla presenza, universale già dalla fine del Settecento, nelle case bolognesi, di una catena o una corda che comandava meccanicamente l’apertura del portone, riportata mediante apposite carrucole fino ai piani alti delle abitazioni.

Un’altra catena o corda permetteva a chi arrivava di suonare una campanella per annunciare la propria presenza e richiedere l’apertura del portone, che la servitù otteneva dando un secco e deciso tiro all’apposita corda, sbloccando la serratura a distanza.

Quando si è diffusa l’energia elettrica, l’utilizzo della parola tiro per significare comando di apertura della portaera tanto diffusa che il termine è sopravvissuto, nonostante nei pulsanti elettrici non ci fosse nulla da tirare.

 
tratto da wikipedia.

 

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